Yaku Perez non appoggerà Lasso e lancia la mobilitazione nazionale
Il candidato a presidente dell'Ecuador per il partito indigenista Pachakutik ha annunciato in conferenza stampa che non appoggerà in alcun modo il banchiere Guillermo Lasso in un virtuale ballottaggio contro Andres Arauz, e ha lanciato una mobilitazione nazionale contro quello che definisce come un broglio elettorale contro il suo partito. Secondo il Consiglio Nazionale Elettorale, Perez sarebbe arrivato terzo alle elezioni del 7 febbraio scorso, rimanendo così fuori dal secondo turno previsto per l'11 aprile per solo 30.000 voti. A sfidare il candidato di centro sinistra Arauz sarà dunque Guillermo Lasso, che negli ultimi giorni si è ritirato dall'accordo raggiunto con Perez per ricontare i voti di 16 delle 24 provincie del paese e risolvere così l'incognita intorno al risultato definitivo.
El #CNE en contubernio con el correismo; el gobierno de Lenin; el banquero y la oligarquía de este país no han podido demostrar que no existió #fraude; solo han dejado ver una vez más la argolla. No bajamos los brazos, solo nos hacen más fuertes.
JUYAYAY PACHAKUTIK. pic.twitter.com/O0yukBOZFG— PACHAKUTIK NACIONAL (@PKnacional18) February 17, 2021
Perez ha anche lanciato una grande mobilitazione indigena nazionale, che arriverà a Quito il prossimo 23 febbraio. L'ultima volta che i movimenti indigeni hanno marciato verso la capitale è stato nell'ottobre 2019, quando il governo dovette addirittura dichiarare lo stato d'assedio, trasferire la propria sede a Guayaquil e imporre il coprifuoco in tutto il paese durante settimane per far tornare certa normalità.
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