Insediata la nuova Assemblea Nazionale ma senza riconoscimento internazionale
L'Assemblea Nazionale composta dai rappresentanti eletti lo scorso 6 dicembre si è insediata ufficialmente a Caracas, sostituendo così legalmente quella eletta nel 2015 e controllata dall'opposizione. L'Unione Europea, gli Usa, e alcuni paesi della regione come Colombia e Uruguay, non riconoscono però la legittimità del nuovo parlamento, scelto durante comizi a cui la maggior parte dell'opposizione ha deciso di non partecipare perché considerati poco trasparenti.
La UE no reconoce la representatividad democrática de la nueva Asamblea Nacional de Venezuela. Llama a todos los actores del país a alcanzar una solución dialogada e integradora. (1/2)https://t.co/1oFMuLs14v
— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) January 6, 2021
Il Consiglio Europeo ha diffuso un comunicato in cui “si rammarica profondamente del fatto che l'Assemblea nazionale abbia assunto il suo mandato il 5 gennaio sulla base di queste elezioni non democratiche”. L'UE, prosegue il documento, porterà avanti un “dialogo con tutti gli attori politici e della società civile che mirano a riportare la democrazia in Venezuela, in particolare Juan Guaidó e altri rappresentanti dell'Assemblea nazionale uscente eletta nel 2015 in quella che è stata l'ultima espressione libera dei cittadini venezuelani in un processo elettorale”.
Intanto l'Assemblea Nazionale uscente presieduta da Guaidó ha proclamato la propria continuità istituzionale nonostante sia ufficialmente decaduta. I membri, tutti oppositori al governo di Nicolás Maduro, non hanno ancora chiarito dove e in che modo pretendono mantenere il proprio incarico di legislatori.
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